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QUANDO I MERITI SONO FASULLI!!

di Marisa Melis

Viviamo nel mondo della disabilità da parecchio tempo e ne ho visto come si suol dire “di tutti i colori”.

Bello leggere di ragazzi con disabilità che danno il meglio nello sport, altri che pur vivendo imprigionati in un corpo riescono a raggiungere buonissimi livelli nel mondo della scuola, aiutati da pc, da lavagnette e tanti altri ausili. C’è chi eccelle nell’arte e pur non avendo le mani riesce a “creare” con i piedi dei meravigliosi quadri, poi ci sono i geni dell’informatica che pur nelle loro limitazioni fisiche sanno destreggiarsi alla grande in quel campo. Ognuno cerca un suo spazio oppure è la famiglia che li aiuta e li indirizza.

Tutti desiderano il meglio per i figli.

Tante famiglie mettono in campo parecchie energie per migliorare la vita dei figli deboli….giustamente.

Tante famiglie invece, vanno avanti e nella loro debolezza si piangono addosso, non avendo energie per lottare.

Altre famiglie esagerano per aiutare i loro figli….esagerano perché non riuscendo a gestire la realtà, fanno loro quello che vorrebbero facessero i figli.

Nel mio girovare sul web qualche anno fa mi sono imbattuta in un genio dell’arte al quale si sono spalancate le porte delle galleria.

Mi sono incuriosita e scopro che quest’artista non è altro che una persona con una gravissima malattia che viene “imbrattata” di colori e stesa su un telo dove si rotola….creando una girandola di colori spruzzati alla rinfusa. La sua patologia purtroppo non gli consente di muovere le mani in modo coordinato…il suo corpo che può farlo, con addosso i colori “crea”.

Mi domando: perché “inventare” un’artista e farne un mostro….con tanto di opere d’arte esposte nelle gallerie? Questa persona con la sua patologia purtroppo degenerativa, non è in grado di capire neppure quali colori scegliere per essere spennellati nelle sue vesti e poi, trasferiti con i movimenti nelle tele.

Che tristezza questa famiglia, vuole inventare un artista che non esiste. Perché? Ma curatelo per quanto è possibile e dategli una vita “la più bella possibile”….ma non azzardate attribuendogli doti che non possiede.

Capisco che per un gallerista esporre e dire che Tizio ha fatto ciò …. porta denaro, poi si muove tutto un mondo che ci deve ricamare sopra….Si scomodano i critici d’arte che vomitano paroloni dicendo che il bimbo esprime la sua vita colorata in quelle tele….Arrivano i media….si muove un mondo “inventato” dalla famiglia.

Ma queste persone….a fine serata, nel silenzio della loro abitazione, quando è terminata questa buffonata come si sentono dentro? Come possono gioire del teatrino che hanno creato intorno al figlio? Io proprio non capisco.

Una vita la nostra ad aiutare mia figlia, tanti stimoli e tante iniziative. Ma non è un genio….è una ragazza che ha acquisito delle competenze con un lavoro incredibile alle spalle. Un lavoro dove tutta la famiglia si è impegnata…pian pianino.

Quando sentii il primo neuropsichiatra infantile sottovalutai la sua diagnosi…..pensai che con un mesetto di terapia si sarebbero raggiunti i traguardi desiderati.

Probabilmente la “prima notizia” fu detta in modo così soft…..non capii bene….non avevo esperienza di “problemi cognitivi”……pensavo di risolvere uno dei tanti problemi che stavo incontrando nel cammino della mia vita.

Non avevo capito che stavo entrando in un mondo dal quale poi NON si esce più.

Poi tutte le vicissitudini MI hanno “forgiato” anzi CI hanno forgiato.

Tutto ciò che mia figlia ha ottenuto in tutti i campi è frutto del suo lavoro…della sua caparbietà….

Noi non gli abbiamo steso tappeti di velluto rosso sui quali fare passerella…ma gli abbiamo dati strumenti e aiuti per studiare…tanti viaggi perché aumentasse il suo bagaglio culturale, un pony prima e un cavallo grande poi, tante attività …..ma soprattutto tantissimo Amore.

C’è ancora tanta strada da percorrere….ma tantissima l’abbiamo fatta…Ci sono stati anche errori in questo cammino ma chi non li fa.

Mai attribuirei a mia figlia meriti e doti che non possiede…..

Non si può bleffare!!